

Sono 8 le facili escursioni in programma, una ogni due settimane, nelle domeniche dal 31 marzo al 30 giugno. L?iniziativa, giunta quest?anno alla sua quinta edizione, ? dedicata a Luisa Savoldelli, trapiantata di fegato e grande appassionata di montagna. Si inizia con il rifugio Parafulmine, per poi passare al rifugio Magnolini, e poi ancora al monte Poieto, al rifugio Capanna 2000, al rifugio Giampace, alla Baita Cardeto e al rifugio Cur?. L?ultima escursione sar? sulle Dolomiti Bellunesi, il weekend del 29 e 30 giugno, al rifugio Tissi.?
Per iscriversi basta compilare il form di adesione disponibile ai CUP di Torre 4, Torre 5 e Torre 6 dell?Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e sul sito web dell?ASST Papa Giovanni XXIII?e restituirlo al Sig. Gianni Alfieri da luned? a gioved? dalle 8 alle 12 al quarto piano della torre 4 (Segreteria A), oppure inviarlo compilato a mezzo e-mail a silviocalvi@tin.it?o a giannyalfieri@hotmail.it. L?iscrizione ? aperta ai trapiantati, che possono impegnarsi a partecipare a tutte le escursioni oppure in maniera saltuaria, ma anche ai loro familiari e amici e agli operatori della ASST Papa Giovanni XXIII. La partecipazione ? gratuita. Sono escluse le spese di trasporto.
I trapiantati dovranno poi seguire, con tempi e modalit? indicate dal Centro di Medicina dello Sport del Papa Giovanni, le verifiche necessarie ad accertare l?idoneit? all?attivit? sportiva e a valutare il miglioramento del proprio stato di salute grazie all?attivit? sportiva. La valutazione dello stato psicofisico ? invece affidato alla Psicologia del Papa Giovanni XXIII.
Il progetto fa parte infatti del protocollo di ricerca ?Trapianto e adesso sport? promosso dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Trapianti, in collaborazione con l?Istituto Superiore di sanit? e con le associazioni dei pazienti trapiantati, dove il Centro di Medicina dello Sport del Papa Giovanni XXIII ? stato identificato come centro di riferimento per la Regione Lombardia.
Scopo dello studio ? proprio quello di capire se la pratica costante di certi esercizi e determinati programmi di allenamento possano essere considerati delle vere e proprie terapie, capaci di tenere sotto controllo lo sviluppo del grasso corporeo e di favorire la ripresa psico-fisica del paziente trapiantato, con effetti positivi sulla sopravvivenza dell?organo.
?Lo scorso anno ha visto la partecipazione di una ventina di trapiantati, che hanno portato a termine con gioia e soddisfazione le escursioni sulle montagne bergamasche ? ha commentato Mariangelo Cossolini, responsabile del Coordinamento prelievo e trapianto dell?ASST Papa Giovanni XXIII -. I?dati dello studio nazionale su sport e trapianti, per il quale siamo referenti regionali, dimostrano che l'attivit? sportiva dei trapiantati non solo ? possibile ma anche auspicabile. E? infatti dimostrato che fare sport migliora la salute e allunga il periodo di buon funzionamento dell'organo trapiantato?.
Per maggiori informazioni, scrivere a silviocalvi@tin.it oppure a giannyalfieri@hotmail.it.